All’interno del titolo è possibile estrapolare il senso che ispira l’intera costruzione dell’evento.
La prima parte, “La Profondità del Benessere”, è il nome del progetto nato nel 2015 grazie all’Unità Operativa Autonoma di Oncologia dell’U.L.S.S. 15 “Alta Padovana”, attualmente U.L.S.S. 6 Euganea, allora diretta dal dott. Fernando Gaion con la collaborazione dello psicoterapeuta Luca Riccardi. Il progetto si proponeva tre obiettivi: 1) promuovere una medicina olistica, che tenesse conto di tutti gli aspetti umani del paziente, attraverso una conferenza aperta a professionisti, pazienti, familiari e popolazione; 2) sensibilizzare la popolazione alla tematica della prevenzione e conoscere la neoplasia non solo dal punto di vista del “terrore” evocato dalla parola “tumore”, ma conoscerne gli aspetti umani e di positività che accompagnano le persone con questa malattia; 3) attraverso alcuni laboratori, aiutare i pazienti e i loro familiari a ritrovare uno stato di benessere a prescindere dalla malattia.
Il nome del progetto si ispira alla peculiarità dell’hotel che ospita l’evento, ovvero la piscina più profonda del mondo (42 mt di profondità), contente grotte e attrezzatura adibite all’esercizio dei sub.
La seconda parte del titolo, “La Via di Mezzo: in viaggio verso la fiducia ritrovata”, è il nome dell’edizione 2022 e ne rappresenta il tema centrale. Essa nasce in continuità con la sensazione di instabilità, cambiamento e perdita di fiducia sperimentata da noi tutti all’interno della situazione pandemica legata al virus Sars CoV-2. Tale situazione di instabilità, adesso acuitasi dal conflitto Russia-Ucraina, ha causato fratture e discontinuità nel nostro vivere quotidiano, rappresentando qualcosa di nuovo e ignoto che non eravamo, e forse tutt’ora non siamo, preparati ad affrontare. Pertanto si è generata una situazione traumatica trasversale ad ogni età, genere e malattia. In tal senso la pandemia può essere intesa come una delle possibili declinazioni dell’imprevisto all’interno della nostra esistenza. Inattesa e improvvisa come lo è anche la malattia oncologica, che in maniera dolorosa ridisegna inevitabilmente il corso della vita delle persone che si trovano ad affrontarla. Le fratture al suo interno creano uno spazio che è contemporaneamente fine della forma precedente e inizio della nuova configurazione. Ed è proprio all’interno di questo “spazio di mezzo” che prende vita e ispirazione la presente edizione della Profondità del Benessere, con l’intento di mettere in scena elementi utili al processo di ricostruzione di una continuità di vita e del quotidiano diversa da quella precedente ma non per questo meno preziosa. Una continuità ricostruita tramite la capacità che le persone hanno di attingere alle proprie risorse per trovare “la via di mezzo”: buon senso all’interno della capacità di sintesi dei diversi livelli dell’esistenza. Tali risorse vengono qui considerate come mobili all’interno di un continuum che va dalla cura di sé alla cura dell’altro. L’idea è che la ricostruzione del tracciato debba necessariamente partire da una forma di cura di sé per poi espandersi sempre più verso la relazione con l’altro.
Sono questi, infatti, gli elementi cardine intorno a cui si articoleranno i diversi laboratori che si propongono all’interno della presente edizione della Profondità del Benessere: un evento residenziale rivolto ai pazienti oncologici, che potranno partecipare a diversi momenti laboratoriali condotti da esperti e affiancati da alcuni studenti del S.I.S.M. (Segretariato Italiano Studenti in Medicina).
Il programma completo dell’evento è visionabile all’interno della BROCHURE (CLICCA QUI PER SCARICARE PDF: La Via di Mezzo – pieghevole):