
Freedom
SOLD OUT per FREEDOM!
Tutto esaurito all’Auditorium Ferrari di Camposampiero per Freedom! Più di 400 persone hanno reso possibile il successo di “Freedom! Note di libertà”, lo spettacolo musicale di solidarietà che si è tenuto venerdì 24 Marzo. L’evento è stato promosso e sostenuto dalla Fondazione Altre Parole ONLUS, che opera per l’umanizzazione delle cure in oncologia, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione e di raccogliere fondi per portare la musicoterapia all’interno dell’ospedale. Tutto il ricavato della serata è infatti destinato alla realizzazione del progetto “MUSICA PER LA VITA”, che partirà tra pochi mesi all’interno dei Day Hospital Oncologici dei Presidi Ospedalieri di Camposampiero e Cittadella.
Nel pubblico di Freedom erano presenti famiglie intere, pazienti, amici, ma anche gran parte del personale ospedaliero dell’oncologia di Camposampiero e Cittadella, il direttore dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, il sindaco di Camposampiero Maccarone Katia e il presidente della Fondazione Altre Parole Fernando Gaion. A presentare la serata Luca Pinzi, membro del comitato scientifico della Fondazione, e Antonella Argenti, referente dell’ufficio Relazioni e Comunicazione dell’Alta Padovana.

Da sinistra i presentatori Antonella Argenti e Luca Pinzi, il presidente dott. Fernando Gaion e il direttore dott. Domenico Scibetta.
Protagoniste di Freedom sono state le 27 voci del coro N.A.M.E. (New Alternative Music Experience) dirette da Gianluca Amore e accompagnate musicalmente dall’orchestra giovanile dell’Accademia Filarmonica di Camposampiero. Ad arricchire la scenografia il corpo di ballo della polisportiva Union Vigonza e l’attore Marino Bellini, che ha recitato alcuni brani significativi sul tema della libertà, selezionati da opere letterarie e pensieri di pazienti oncologici. Anche i brani musicali proposti hanno avuto come filo conduttore la libertà, che è stata effettivamente il leitmotiv di tutta la serata. Libertà come invito a vivere la malattia senza pregiudizi, riappropriarsi della propria individualità nonostante le difficoltà, poter scegliere, decidere, ritrovare la propria dimensione in un contesto mutato.
Dal palco sono arrivati anche i ringraziamenti del dott. Teodoro Sava, primario dell’U.O.A. di oncologia di Camposampiero e Cittadella, della dott.ssa Marta Mion, medico oncologo e membro del coro N.A.M.E., e della dott.ssa Caterina Sambugaro, responsabile dell’équipe di “MUSICA PER LA VITA”.

Parte del coro N.A.M.E.
Ma vediamo questo progetto più da vicino…
Progetto “MUSICA PER LA VITA”
a cura di Accademia Filarmonica e Associazione Caputmundi – Camposampiero
in collaborazione con la Fondazione Altre Parole ONLUS
La Musicoterapia dal 1944 è uno strumento inserito a pieno titolo nel panorama scientifico, una metodologia terapeutica che promuove percorsi e processi di cambiamento, potenziando l’espressività individuale e gli aspetti comunicativo-relazionali.
La musica è un mezzo significativo per diminuire l’isolamento, per aiutare nella condivisione delle esperienze, per sostenere la motivazione, per avviare processi creativi latenti o inespressi, per incanalare emozioni contrastanti, per liberare vissuti non altrimenti esprimibili. Permette la connessione tra le proprie parti interne, gli altri e il mondo circostante.
Attraverso un percorso di musicoterapia il paziente può collegarsi con la sua musicalità innata, viverla pienamente e utilizzarla per i processi comunicativi.
L’intervento di musicoterapia nell’ambito oncologico ci invita a guardare alla persona nella sua globalità e può rappresentare uno strumento integrativo e di supporto alle cure oncologiche.
L’approccio terapeutico-espressivo proposto è centrato su un processo interpersonale nel quale il suono e la musica vengono impegnati in tutti i loro aspetti (percettivi, motori, emotivi, mentali, sociali ed estetici), per divenire dei mediatori espressivi facilitanti per rispondere al disagio e alla sofferenza (Cerlati, Crivelli, 2015).
Dare spazio all’ascolto, alla comunicazione non verbale, e nel contempo valorizzare le abilità e lo stile espressivo di ogni individuo, permette al paziente di contattare e risvegliare quella musicalità innata che vive in ogni essere umano (Nordoff 1977, Bruscia 1999, Suvini ed al. 2008, Bonfigli e Zanchi, 2010).
Il contributo di natura interdisciplinare complesso che la musicoterapia porta nell’ambito oncologico risulta emergente e significativo, in quanto sembra essere in grado di accogliere i bisogni bio-psico-sociali e spirituali delle persone che convivono con la malattia oncologica (Hilliard, 2005, McClean, Bunt and Daykin, 2012, Magill, 2006).
“La musicoterapia può costituire un intervento efficace nel soddisfare il bisogno di bellezza unitamente al conforto spirituale che può costituire un bisogno particolarmente intimo.”
(Archie, Bruera and Cohen, 2013)
Ecco che la musicoterapia può definirsi un intervento utile nell’ evoluzione del percorso del paziente oncologico, che talvolta si sente solo, preoccupato, arrabbiato, frustrato… Inoltre la musicoterapia può influire positivamente sulla gestione del dolore e facilitare l’emergere di sentimenti di speranza, bisogni di connessione, di ricerca di senso degli eventi e la dimensione della fede.
Tutti questi temi possono essere contenuti, modulati o rinforzati grazie agli eventi sonori proposti ed agiti nella dimensione del gruppo. Rispetto agli incontri di tipo individuale, il gruppo offre la possibilità di ricreare un contesto sociale e relazionale di maggior risonanza, ed è per tale motivo che il progetto di musicoterapia si svolgerà in un contesto gruppale. La natura intrinseca della musicoterapia quale evento relazionale pone la sua forza nel rapporto che si stabilisce tra la musica e l’essere umano. Compito del musicoterapeuta è quello di offrire lo spazio e gli strumenti adatti (Lopez-Quintas, 2005) perché questo rapporto favorisca la fiducia, la sicurezza, il miglioramento della capacità espressiva e comunicativa con se stessi e con gli altri, migliorando di conseguenza la qualità della vita del paziente oncologico (Malloch and Trevarthen, 2009).
Perché è importante la presenza dello psico-oncologo?
Quando le parole non sono sufficienti a spiegare, quando sono difficili da trovare, o fanno paura e si bloccano in gola, la musica permette di sciogliere nodi e ingorghi emotivi.
La musicoterapia ci introduce in un luogo che va oltre l’aspetto ludico e legato al piacere, ci apre al mondo del pre-verbale, favorisce la regressione che contatta la dimensione pulsionale e simbolica. Il dialogo sonoro apre a questa dimensione fatta di immagini, più che di parole, e permette alle persone di entrare in una comunicazione emotiva profonda, inducendo significativi cambiamenti. Ecco che appare fondamentale nell’applicazione della musicoterapia la collaborazione e la sinergia con la figura dello psico-oncologo il quale può tradurre i vissuti emotivi che emergono durante le sedute, segnalati dal musicoterapeuta, ed utilizzarli poi nel processo di narrazione ed analisi individuale con il paziente (Lindsay, 1993; Renz-Schutt-Cerny 2005).
In cosa consiste il progetto “MUSICA PER LA VITA”?
All’interno delle 12 sedute di gruppo a cadenza settimanale, verranno proposti sia esercizi di tipo attivo, vocali e strumentali, sia esercizi di ascolto di musica dal vivo e registrata. Ai partecipanti verrà permesso di esprimere le proprie emozioni attraverso la voce e con l’ausilio di diversi strumenti messi a disposizione dal musicoterapeuta. Momenti di sperimentazione guidata si alterneranno a ooccasioni di creazione libera e spontanea.
Per ulteriori informazioni sul progetto e sul suo svolgimento, contattare la segreteria della Fondazione Altre Parole ONLUS
Tel.: 049-2956586 Cell.: 389-6082162 Orari segreteria : Lunedì: 15-19.30 Martedì: 8.30-13.30 Mercoledì: 15-19.30; Giovedì: 8.30-12.30 Venerdì: 8.30-14.30 |
Per l’iniziativa si ringraziano:
Fondazione Altre Parole – http://www.fondazionealtreparole.it
Raccoglie l’eredità della Associazione Altre Parole, che creammo qualche anno fa in appoggio a una struttura Oncologica-Clinica, con lo scopo di contribuire ad elevare sempre più il valore della personalizzazione nella relazione di cura. Affinare la capacità di ascolto, favorire le possibilità di esprimersi anche in modi diversi dal convenzionale, essere messi in condizione di ricostruire o ricreare una vita che può apparire spazzata via in un attimo, fa parte di una Medicina che è una Buona Medicina, sintesi di progresso scientifico e piena considerazione della dimensione antropologica del rapporto Medico-Paziente. Il prersidente è il dott. Fernando Gaion.
Accademia Filarmonica – http://www.accademiafilarmonica.info
L’Accademia, guidata fin dalla sua fondazione dalla prof.ssa Carla Vazzola, promuove la pratica strumentale e vocale, solistica e d’insieme, educando alla musica ed è ormai diventata il principale punto di riferimento nella formazione musicale del territorio dell’Alta Padovana. È frequentata mediamente ogni anno da oltre cinquecento allievi e sono state centinaia le collaborazioni professionali con artisti, docenti ed istituzioni musicali.
Associazione Caputmundi – http://www.associazionecaputmundi.it
Capumundi è una associazione culturale, di recente costituzione, che progetta e realizza iniziative a favore della scuola, del sociale, del territorio e della comunità.
BIBLIOGRAFIA
Archie P., Bruera E. e Cohen L., Music-Based Interventions in Palliative Cancer Care: a Review of Quantitative Studies and Neurobiological Litarature, Support Care Cancer, 2013
Bonfigli L. e Zanchi B., “La Musicoterapia”, in Scarponi D.- Pession A. a cura di, Il dolore specchio, Clueb, Bologna 2010
Bruscia E. Kenneth, Modelli di improvvisazione in musicoterapia, Ismez Editore, Roma, 1999
Cerlati P., Crivelli F., a cura di “Musicoterapia in Oncologia e nelle cure palliative”, Franco Angeli/Sanità, Milano 2015
Hilliard R. E., Music Therapy in Hospice and Palliative Care: A review of the Empirical Data, Evidenze-Based Complementary and Alternative Medicine, 2005
Lindsay S., Music in ospitals, British Journal of Hospital Medicine, England, 1993
Lòpez-Quintas A., Estetica musicale, Rivera Edizioni, Valencia 2005
Magill L., Role of Music therapy in integrative oncology, Journal of Society Integrative Oncology, 2006
Malloch S., Trevarthen C., Musicality: Communicating the vitality and interest of life, in Communicative Musicality, Oxford University Press, New York 2009
McClean S., Bunt L. and Daykin, The healing and spiritual properties of music therapy at a cancer care centre, Journal of Alternative and Complementary Medicine, 2012
Nordoff R., Robbins C., Creative Music Therapy, Harper and Row, Publischers, New York, 1977
Renz M., Schutt M., Cerny T., Spirituality, psychoterapy and music in palliative cancer care: research projects in psycho-oncology at an oncology center in Switzerland, support Care Cancer 2006
Suvini F. et all, La musicoterapia come intervento multidisciplinare, Quaderno Associazione Nazionale Pediatri, 2008.