
Viet Tai Chi
Viet Tai Chi in Oncologia, è arrivato anche all’ AULSS 2 a Treviso,
presso “La madonnina”.
Per iscrizioni e informazioni potrete rivolgervi alla segreteria organizzativa:
Tel.: 049-2956586
Mail: info@fondazionealtreparole.it
In occasione di un allenamento sono venuti a trovarci l’assessore Ofelio Michielan, per la visita al corso di Viet Tai Chi di Treviso che la nostra Fondazione sostiene anche a Camposampiero, Castelfranco Veneto e Cittadella!
Ofelio Michielan Assessore cura e benessere urbano della persona, è venuto a salutarci e prendere visione del corso di Viet Tai Chi per i pazienti oncologici presso l’ospedale della Madonnina TV. Il Dott. Fernando Gaion, ospite della serata, ha sottolineato l’importanza di contribuire a rendere sempre più umanizzazzinti le cure oncologiche favorendo la possibilità di esprimersi da parte delle persone toccate dalla malattia anche in modo diverso dal convenzionale. Anche Ofelio Michielan ribadisce che le discipline orientali possano essere di grande contributo al benessere della persona, pertanto augura a tutto il gruppo di continuare verso questo cammino!
Questa sera erano inoltre presenti il Primario del reparto oncologia Dott. Adolfo Favaretto, Ivano Seccafien coordinatore del reparto e Giovanna Rossi coordinatrice del Viet Tai Chi della Fondazione e il Maestro Foschi Bảo Minh Maurizio
Il Viet Tai Chi, disciplina di arte marziale, è adatta ad ogni tipo di fisicità ed è indicata in particolare in situazioni di malattia fisica, stress, cronicità.
Il Viet Tai Chi nasce nei primi anni ’90 come risultato di una ricerca del Maestro Phan Hoang che ha organizzato una enorme quantità di informazioni e tecniche per consentirne un uso e un insegnamento più adatto ai tempi moderni e alla popolazione occidentale.
la peculiarità del Viet Tai Chi è quella di essere nata come arte marziale. Come sappiamo le arti marziali sono nate dall’esigenza di difendere se stessi e gli altri e nello stesso tempo mantenersi in buona salute ed equilibrio. Uno dei concetti fondamentali che vengono insegnati è questo:
il miglior modo per vincere un combattimento, è quello di evitarlo.
Quindi la vera scelta di chi pratica arti marziali è quella di NON combattere, non perché non ne sia in grado, ma per scelta e per strategia; controllando così due delle caratteristiche istintive più antiche: aggressività e spirito di conservazione.
Qui non si tratta di arrendersi o fuggire, ma di inserire il problema dello scontro in un contesto più ampio, dove la prevenzione è parte importantissima. Poi, se si dovrà, si combatterà in modo da concludere lo scontro il più rapidamente possibile e con le minori conseguenza possibili.
Basterà allora, che sostituiamo la parola combattimento con la parola malattia, e avremo ciò di cui abbiamo bisogno, infatti, spesso, la prima battaglia che dobbiamo fare, e vincere, è quella contro noi stessi. Se sapremo vivere nell’ottica costante di prevenire quello che di male ci può capitare, avremo applicato pienamente il principio su cui si basano tutte le arti marziali, e a maggior ragione quelle di origine interna, come il Viet Tai Chi, che punta a una maggiore conoscenza di noi stessi e del nostro livello di energia.